Amy Winehouse

Amy Winehouse
Amy Winehouse in concerto al festival musicale 'Eurockéennes nel 2007
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereJazz[1]
Soul[1]
Rhythm and blues[2]
Periodo di attività musicale2002 – 2011
Strumentovoce, chitarra
EtichettaIsland Records
Album pubblicati4
Studio3
Live1
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Amy Jade Winehouse (Londra, 14 settembre 1983Londra, 23 luglio 2011) è stata una cantautrice britannica.

Amy Winehouse esordisce nel mondo della musica pubblicando nel 2003, per l'etichetta discografica Island, l'album in studio Frank, che riscuote un buon successo di pubblico e critica. L'affermazione definitiva giunge nel 2006 con l'uscita del secondo album Back to Black che, trainato dai singoli Rehab, Love Is a Losing Game e l'omonima traccia Back to Black, scala le classifiche mondiali, diventando uno degli album più venduti di tutti i tempi, ottenendo un successo che avrebbe in ultimo assicurato alla musicista la vittoria di cinque Grammy Awards.[3][4] Successivamente l'artista fa parlare di sé per gravi problemi legati a droga, alcol e disturbi alimentari, nei quali si rintracciano le cause dei ritardi nella realizzazione del suo terzo album. Sarebbero stati tali problemi a provocare in ultimo la morte della cantante, avvenuta nella sua abitazione di Camden nel luglio 2011.[5] Il suo terzo album viene pubblicato postumo.

Con oltre 30 milioni di dischi venduti,[6] è ritenuta la precorritrice della nuova generazione del soul bianco,[7] del quale è una delle esponenti, seguita dalle connazionali Duffy e Adele.

  1. ^ a b (EN) Amy Winehouse, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (EN) Winehouse, a voice in control of her art, but little else, su CNN.
  3. ^ (EN) Amy Winehouse | Grammys, su Grammy.com. URL consultato il 23 agosto 2023.
  4. ^ In totale ha ottenuto 8 nomination ai Grammy Award (7 Grammy Award vinti)
  5. ^ Amy Winehouse trovata morta Londra «Cocktail di droga e farmaci», su ilmessaggero.it.
  6. ^ (EN) Pamela McClintock, Amy Winehouse Biopic ‘Back to Black’ Sets May 2024 Release in Cinemas, su hollywoodreporter.com, 12 dicembre 2023. URL consultato l'11 novembre 2024.
  7. ^ (EN) Dan Cairns, Blue-eyed soul: Encyclopedia of Modern Music, in entertainment.timesonline.co.uk, 1º febbraio 2009. URL consultato il 18 agosto 2011.

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